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Roma, 16 marzo 1978. Intorno alle nove, Aldo Moro lascia la sua abitazione in via del Forte Trionfale. Dopo qualche minuto è in via Fani, punto di partenza di una vicenda che si concluderà cinquantacinque giorni dopo, il 9 maggio, in via Caetani, con il ritrovamento del corpo senza vita del presidente della Democrazia cristiana. Tra via Fani e via Caetani ci sono circa otto chilometri di distanza. Uno spazio ridotto, che nel corso del sequestro si dilata e si infittisce al punto da disegnare una mappa intricatissima. Decine di luoghi, noti e meno noti, che rappresentano snodi fondamentali. Come la zona tra il Portico d'Ottavia e largo Argentina, legata alla fase finale del sequestro. O il quadrante tra Monte Mario e la Balduina, che segna l'incipit dell'operazione, con i lati rimasti in gran parte oscuri relativi alle vie di fuga e ai nascondigli che possono aver offerto riparo ai terroristi. E, inoltre, i luoghi di ritrovamento delle lettere di Moro, dei comunicati delle Brigate Rosse, i covi sparsi in varie zone della capitale. A quarant'anni dagli eventi, questo libro racconta una delle vicende più luttuose e intricate della storia repubblicana attraverso una ricostruzione topografica, arricchita dalle scoperte e dalle novità messe in luce recentemente dai lavori della Seconda Commissione Moro.